sabato 28 febbraio 2015

Bulldog

-Visto che in tutte le guide di Madrid di tutto il mondo il tour dello stadio Bernabeu è inserito come una delle cose assolutamente da fare
-Visto che è un mese che vivo davanti al suddetto stadio
-Visto che ci passo davanti tutte le mattine e tutte le sere
-Visto che un po' sono incuriosito
-Visto che la mia ultima mattina in questa zona,

decido di andare a fare sto benedetto tour.
A parte che con diciannove euro potevo fare taaante altre cose, è comunque un bel sabato mattina di sole, almeno la vista del terreno di gioco dall'altro è di un bel verde luminoso, fa piacere.
Il museo è una continua e incessante esaltazione del Real - Genio, cosa ti aspettavi allo stadio del Real ?
Ok ok, ma per uno che non è troppo avvezzo a ciò, tutto il tour ha un sapore orwelliano di lavaggio del cervello.
Le coppe sono belle, gli spogliatoi (ora la dico grossa, attenzione) sono quasi (quasi eh, non vi allarmate) come quelli della Santostefanese FC, squadrona-catenaccio in cui ho militato in gioventù, solamente un po' fatti meglio e con la foto del giocatore sull'armadietto.
Il magnifico fotomontaggio che ti fanno obbligatoriamente a metà percorso con uno dei giocatori del Real si paga, se si vuole, all'uscita ben 10 sacchi...mah, mah. Vabbè dai, anche questa è fatta.

Ecco una vista da un corner:



Invece poi tornato a casa ho radunato tutte le mie cose, e ho scoperto che sono almeno raddoppiate, perchè la valigia non si chiudeva praticamente più e ha assunto quasi una forma sferica talmente era piena, e in più avevo oltre allo zaino, una di quelle borse blu dell'ikea piena zeppa di roba.
Ma com'è possibile?
E' evidente che le mie cose hanno assorbito umidità e sono raddoppiate di volume.
Oppure ho comprato un sacco di stupidate in sto mese.
Beh comunque ho detto ciao ciao alla mia stanzetta, e mi sono spostato davanti al Prado in un appartamento muy muy precioso, davvero carino; alla sera uscita in centro...cammina cammina, si finisce nella zona di Chueca, molto carina ma....ehi, aspetta un attimo.
Andate a controllare su wikipedia.

Siamo entrati in un locale che si chiama Bulldog, e del quale la canzone sottostante è la migliore descrizione che posso dare.



Bevuto una birra in fretta, dritti a casa a guardare art attack alle 2 di notte in espanol.
Proviamo sto materasso nuovo va!


venerdì 27 febbraio 2015

Atardecer

Come dicevo ieri, oggi è l'ultimo giorno in questo appartamento; ciò vuol dire che è passato già un mese, anche se mi sembra siano passate sì e no due settimane a dir tanto.
Il giudizio su questo appartamento e sulla zona lo farò naturalmente dopo averlo confrontato con quello in cui mi sposterò domani; di sicuro per andare al lavoro, questo è più vicino, l'altro è in centro, quindi penso che la zona sarà più bella e viva.
Mah; comunque devo ancora fare valigia e tutto il resto.

Ad ogni modo, oggi ho approfittato del pomeriggio libero per andare in centro a fare una passeggiata, cosa che incredibilmente non accadeva da due settimana, tra una cosa e l'altra; la giornata era bellissima, così ho deciso di andare a vedere il panorama della città da punto panoramico di Plaza de Cibeles, al fondo della Gran Via, e dopo aver girovagato per alcune belle viuzze della zona di Atocha, arrivo a comprare il biglietto per salire al Mirador giusto giusto per il tramonto, oh yes.
L'edificio dove si deve salire è il Palacio de Comunicaciones, che ho scoperto poi essere la sede del Comune di Madrid; dentro è bellissimo, a parte l'installazione di arte contemporanea di pozzanghere su ruote (davvero, nell'atrio centrale ci sono delle specie di porzioni quadrate di selciato infossate nel centro e con l'acqua dentro, montate su rotelline: come dicevo, pozzanghere su ruote, mah).
Vabbè vabbè sempre lì a criticare: muoviti che fra un po' chiude e tu hai pagato due euro di biglietto per niente.
Su su su, arrivato in cima effettivamente la vista è bellissima, poi con la giornata e il cielo che c'erano oggi, ancora di più.
La cosa bella di sto punto panoramico è che puoi vedere la città a 360 gradi, dalla piazza davanti con la  Gran Via e il traffico di macchine-formichine delle 7 di sera, al parco del retiro dietro; non solo, praticamente Madrid è su una specie di altopiano in mezzo alla Spagna, senza colline intorno e montagne lontane, quindi si vede lontanissimo, verso l'infinito e oltre tanto per citare Buzz Lightyear.

Dunque, la foto di oggi non può che essere lo skyline che si vedeva da lì giusto giusto quando il sole tramontava:


Visto che è venerdì e visto la giornata splendida, canzone da cantare in giro col sole.


Commento finale da vecchio per rompere tutto il romanticismo del tramonto prima di scendere dal mirador:
certo che appena va via il sole fa subito freschetto, neh.

giovedì 26 febbraio 2015

La tomba solitaria di Yogurt "Fresa" Shultz

Questa è una storia a metà tra il fragoloso e l'acido.

Olim erat uno yogurt alla fragola con scadenza venti febbraio duemilaquindici; uff, è così in là che prima che sia il venti ne ho già mangiati altri duemilaquindici, pensò quello che lo comprò.
Così lo portò in casa, e lo mise sul suo ripiano del frigo insieme ad altri suoi tre amici fragolosi (sono pacchetti da 4 yogurt) e a un po' di altre cose: salumi, formaggi, latte, persino un pochino ino ino di frutta.
Le foglie cadono, gli inverni passano e lui vede gli altri a poco a poco sparire, il ripiano popolarsi di nuovi arrivati, e così via in quello che lui definì Il grande cerchio della vita frigorifera; dal momento che quasi tutti in frigo erano più giovani di lui, nessuno sapeva che quella frase l'aveva presa da uno dei film che amava guardare nelle lunghe notti a 4 gradi C, per cui passava anche un po' come filosofo agli occhi degli altri.
Le prime volte che la porta del frigo si apriva, sperava che fosse il suo turno; dopo due settimane, la luce che si accendeva divenne per lui solamente fastidiosa. Si rintanò in un silenzio meditabondo, abbandonato a poco a poco da tutti, in un angolo dietro al cartone del latte.
Scadde una mattina ventosa di febbraio, ma fece finta di nulla: rimase al suo posto, schiena dritta e petto in fuori con la scritta Fresa in bella mostra, si sa mai che qualcuno lo vedesse.
Intanto, qualcosa dentro di lui cambiò: i giorni passavano, e sentiva dentro di sè una specie di evoluzione, qualcosa che lo rendeva diverso: nello spirito, nella consistenza ma soprattutto nell'odore.
Rimase sempre più solo, il ripiano a poco a poco si svuotò di tutto e tutti; finchè una sera di fine febbraio qualcosa accadde.
Quando le ultime speranze stavano abbandonando, venne preso all'improvviso da una mano curiosa, e prima che se ne rendesse conto, venne aperto, odorato, assaggiato e nel giro di poco, buttato.
Lui non lo seppe mai, ma di fragoloso aveva ancora ben poco a parte l'etichetta: si era infatti tramutato in un vero e proprio prodotto caseario a media stagionatura.
Nel baratro plastico in cui cadde, ritrovò alcuni amici che aveva visto poco tempo prima in frigo, i quali lo accolsero come un vecchio amico, sollecitandolo a raccontare anche la sua esperienza, come tutti facevano non appena arrivati lì: con tutta la dignità di un eroe di guerra, si alzò in piedi e si fece spazio tra bucce d mandarini e gusci di uova rotti, e schiaredosi la voce incominciò:
Olim erat...

Stasera rendo omaggio al vasetto ignoto, un eremita al fresco; non ho mai messo foto in bianco e nero, ma in questo caso rende bene la drammaticità della scena:


e dedico pure una canzone alla sua anima rock e maledetta, senza paura.


Ps: domani è il mio ultimo giorno in questo appartamento, ecco perchè il mio ripiano si è svuotato a poco a poco in questi ultimi giorni; non ho più fatto spesa per finire tutto quello che c'era, ma mi ero dimenticato di quel vasetto; l'ho visto stasera finendo il latte, che punk che sono.
Beh, abbiamo più o meno vissuto in questo posto per tanto tempo uguale.
Mentre lo assaggiavo mi è venuta in mente quella scena di Notting Hill:

Spike: C'è qualcosa di strano in questo yogurt.
William: Non è yogurt, è maionese.
Spike: Ah, allora è buona!

mercoledì 25 febbraio 2015

Cinema d'essai

Stasera recensione e critica spietata, ma soprattutto come si dice..ATTENZIONE SPOILER!

Il mercoledì il cinema costa meno, per cui andiamoci al volo!
Tutti un po' stanchi, poca voglia di andare in centro in un cinema sicuramente bello ma affollato sulla gran via,per cui troviamo un multisala un po' in periferia, dentro un centro commerciale che per darvi un'idea potrebbe assomigliare molto come posto e zona alle Gru du Grugliasco, o più verosimilmente a tutti i centri commerciali in periferia in effetti.
Uhm...cinema in lingua spagnola...la veggo buia. Meglio scegliere qualcosa di non troppo spesso, abbastanza comprensibile....evitiamo magari La teoria del tutto, che volevo vederlo ma magari me lo guardo in italiano; American Sniper anche no grazie, Birdman anche quello volevo vederlo bene e capirci qualcosa...beh rimane un film solo praticamente: rullo di tamburi, prendiamo i biglietti per El destino de Jupiter (in italiano: Jupiter, il destino dell'universo).
Massì, astronavi, esplosioni, gnocca di turno (Mila Kunis)...non dev'essere troppo impegnativo.
...
Beh, GRAN CACATA.

Ok, parte la nerdata fantascientifica.
L'impegno bisogna mettercelo eccome, per vederlo.
Zero e sottolineo zero trama, prima cosa.
E già qui.
Poi è tutto pretestuoso, gratuito e dozzinale, qualsiasi cosa.
Non so e non mi interessa se è tratto da un libro o no, ma non c'è nulla, nulla nulla di originale; per me è stato tutto un susseguirsi di scene già viste in altri film, primo fra tutti I guardiani della galassia (decisamente figo, invece); ok che i due film sono usciti a pochi mesi di distanza e quindi erano più o meno in lavorazione insieme, ma chissenefrega: è scopiazzato alla grande, ma proprio alcune scene pure.
Gli alieni che vogliono rapire la protagonista ('mazza che ideona eh?) sono esattamente come quelli di Roswell, piccoli-magrolini-testagrande-occhinerienormi, ma perchè? ah no aspetta, poi viene il bello: non sono gli unici alieni. Vogliamo mica farci mancare la cacciatrice di taglie spaziale alias fichetta orientale con pettinatura cyberpunk meshata di blu con tanto di codini che fa un po' Blade Runner rimasticato?pure con i tatuaggi a fiorellini sulla fronte.
Poi: la reggia dei cattivi è pari pari, anzi, un misto tra Granburrone, la città degli elfi del Signore degli anelli, e il regno di Asgard di Thor.
Non solo: il cattivo principale è praticamente Loki, ma con la voce di Voldemort, e ha pure le orecchie a punta (necessario?).
Ma continuiamo con le cose gratuite: gli scagnozzi del cattivo sono COCCODRILLI ANTROPOMORFI CON LE ALI E IL GIUBBOTTO DI PELLE. No, davvero. Perchè? boh.
Questo miscuglio di razze aliene che si vede sulle varie astronavi (non più di uno per razza però) non si vedeva dai tempi di Man in Black credo: solo che era tipo il 1997, ma lì più o meno filava.
Per continuare con le scopiazzature, le scene della famiglia a tavola mi han ricordato un po' quelle di Ogni cosa è Illuminata, ma vabbè ci può anche stare; quello che proprio non ci sta è la protagonista che mentre fugge in macchina con il protagonista ferito attraverso i campi di grano (Interstellar?), trova  un bell'assorbente nel portaoggetti dell'auto (come dice lei stessa è la macchina di una donna, queste cose ci sono sempre) e glielo schiaffa sul petto per tamponare (di nuovo, ma perchè?).
Poi, gli stivali volanti -MAPERFAVORE- sono esattamente la stessa cosa dell'aliante del Goblin di Spiderman; tuttavia, in tutte queste astronavi, tute spaziali, schermi e pannelli touch screen a ologrammi e quant'altro (uguali quasi in tutto e per tutto di nuovo ai Guardiani della Galassia), su Giove c'è un bel po' di burocrazia e uffici pieni di (tenetevi forte) raccoglitori da ufficio, quaderni ad anelli e bei mobili di legno modanati.
A questo punto uno non sa più cosa dire, dai. Sto esagerando?
Non è finita.
I fratelloni Wachowski (quelli di Matrix), anzi i Wachowskis come appare nei titoli di coda (ma che sono diventati, una band?), decidono bene di ricilare la fantastica ideona di Matrix (appunto) di utilizzare gli umani in qualche modo, non sto qui a spiegare come; beh complimentoni davvero comunque.
Non è -ancora- finita; naturalmente, quando la protagonista sta per sposare il cattivo (eeeeeeh??) irrompe in chiesa il bello (ma dai?), che tra l'altro è arrivato lì con una specie di Jager di Pacific Rim un po' più piccolo, tipo Gundam...lasciamo stare.
In tutto sto frullato di roba, i due si danno un bacetto a metà e uno alla fine.

Riassumendo: coccodrilli volanti tamarri, esplosioni in aria a go-go, matrimoni interrotti, cacciatori di taglie pseudo-cyberpunk e burocrati pseudo-steampunk, assorbenti emostatici, armi, astronavi e alieni già visti e rivisti, rapimenti alieni e cerchi nei campi di grano.
Un bel milkshake sconclusionato, dozzinale e totalmente gratuito come si diceva prima.

Insomma, non è che mi sia piaciuto tanto, ecco.
Tanto che alla fine, riguardo a cosa avrei potuto fare invece di andare al cinema, mi sono venute in mente i mitici titoli di coda di Monkey Island 2 (mitico), che riporto qui sotto:

"OK, basta, spegni il computer e fai qualcosa di costruttivo. Come giocare a squash. O lava la tua macchina. O prepara la cena. O prendi parte a una banda funky. O viaggia in un paese straniero. O diventa Presidente Della Repubblica. O parla ad un membro del sesso opposto. O lubrifica la tua macchina. O prepara un wurstel fritto. O cerca un tesoro sepolto. O mungi una mucca. O fai una gara di abbaiate con il cane del tuo vicino. O effettua un'operazione al cervello. O dipingi una linea gialla in mezzo alla tua strada d'accesso privata. O scrivi il tuo nome nella neve. O insegna pallacanestro acquatico alle vongole. O canta le canzoni di Lucio Dalla in banca. O pianta alberi sul suolo pubblico. O confondi la persona accanto a te. O costruisci un tavolo triangolare. O trotta, balzella e salta. O cavalca un treno. O organizza il tuo cassetto delle calze in ordine alfabetico. O vai a giocare a Bowling con tua mamma. O addestra gli insetti a fare scherzi. O fai una trapunta. O pubblica una rivista sui trucioli delle matite. O mangia gelatina al limone con ananas. O asfalta un'autostrada. O impara a disegnare. O iscriviti a fotografia. O impara a parlare greco antico. O fotocopia denaro. O esci a mangiare la pasta. O cuci un vestito. O lava il tuo iguana. O vai a pesca. O dipingi la casa di uno sconosciuto di notte. O iscriviti a windsurf. O cambia lo stile dei tuoi capelli. O affila i tuoi gessetti. O dai da mangiare ad un tucano. O goditi il sole. O fai delle parole incrociate. O compra dei bei vestiti. O vai alla spiaggia. O gioca a cricket con tuo padre. O innaffia le tue piante. O costruisci una casa per le bambole. O organizza una cena con salmone e vino bianco."

Una volta ho letto su una bacheca del Poli "Fate l'amore, non fate ingegneria"; beh, posso dire fate l'amore, non andate a vedere El destino de Jupiter.


La foto di stasera riguarda la fermata della metro vicino a sto centro commerciale, mentre stavo aspettando di tornare a casa e rimuginavo sul filmone; prospettivona con un bel punto di fuga centrale, facile facile.


Beh visto che siamo in tema nerd e avendo citato Monkey Island, stasera ci sentiamo la musichetta di apertura, un bel midi del 1991, che è a dir poco bellissima!



Ps: nota al doppiaggio. Sentire un film doppiato in lingua spagnola ti fa apprezzare tantissimo quelli in lingua originale; sembrava di sentire una soap opera argentina-spaziale.


lunedì 23 febbraio 2015

Schiuma non schiuma

Frucia, frucia, frucia...
questo cavolo di shampoo non fa nemmeno la schiuma!
ho beccato l'unico fuffo in tutto il supermercato, sta a vedere.

Tornando da lavoro (bum!) vado a fare un po' di spesa, perchè ho questa stravagante idea di portarmi della frutta domani in pausa pranzo; ma stai bene? tuttapposto? sì sì tranquilli, ogni tanto ho delle svolte vegane.
Vabè comunque latte, salame, shampoo, le solite cose.

Ma ecco il dramma del lunedì: testa nella vasca, capelli tutti bagnati.
Sto cavolo di shampoo non fa la schiuma.
Mettine un po' ancora, prova. Niente.

Hai comprato il balsamo, pirla.
...
di nuovo.

Ok, vediamo di rimendiare...ci dev'essere qualcos'altro qui intorno dei miei coinquilini...
ne prendo un po' da uno, non se ne accorgerà, domani poi lo compro.
Prendo un flacone con gli occhi semi chiusi e me lo sparo in testa: un forte odore di menta piperita mi avvolge.
Ma che....ah ecco ho preso un docciaschiuma. Sciacqua, veloce (manco fosse soda).

Buona la terza: stavolta prima mi sciacquo gli occhi ben bene e prima di fare mosse avventate guardo che ci sia scritto sopra SHAMPU: bene, è alle more, per i capelli ricci; massì, dai, un goccino.

E' lunedì sera, ho i capelli morbidissimi e profumatissimi, e pure un po' consumati: mora piperita.
In cucina, confesso l'accaduto alla mia coinquilina, che si mette a ridere ma dentro so che cova vendetta.

Stasera chiudo la mia stanza a chiave.

La foto di stasera è di stamattina, alla fermata del bus: un po' di sole sullo stadio per iniziare bene la settimana!


E poi questa, che mi ascoltavo a piedi oggi, e poi perchè ho comprato un cartone di latte quasi uguale a quello del video.


Ah, ho preso pure i mandarini prima.

domenica 22 febbraio 2015

Soldi (veri) nella fontana di Trevi (finta).

Gara in bilico fino alla buca numero 18, il pubblico di età media non superiore ai sette anni trattiene a stento il fiato e segue al rallentatore con gli occhi la mia pallina infilarsi nell'ultima buca, scatenando un boato di trionfo che coinvolge persino le coppiette appartate alla Fontana di Trevi poco più in là.

Torrejòn de Ardoz, una domenica pomeriggio decisamente movimentata al Parco Europa; popolato essenzialmente da bambini e genitori con passeggini più o meno urlanti, abbiamo subito capito di essere leggermente fuori posto, ma che diamine, ci siam fatti tra metro e bus tre quarti d'ora di viaggio. E allora andiamo a vedere sto parco.
Situato in una zona periferica di un paese periferico di Madid (come se fosse l'ikea di collegno, più o meno), è una specie di parco con le ricostruzioni in scala di alcuni monumenti o luoghi famosi europei, tipo la porta di Brandeburgo, i mulini a vento, la Tour Eiffel (fatta malissimo tra l'altro), ecc,
condito con alcune giostre o attrazioni per piccini e ragazzi coinvolti in progetti di formazione che da formare hanno ancora tanto.
Beh appena entrato ero molto preso bene, ma man mano che giravamo, mi rendevo conto che è un po' una cattedrale del deserto, anzi, un deserto nel deserto; le ricostruzioni sono carine, alcune più, altre meno, ma sono poche e abbastanza distanti tra loro: unite al fatto che comunque oggi (anche se era una bella domenica di sole e faceva caldo) c'era poca gente, sembravano abbastanza isolate e desolate. La ricostruzione di Plaza del Sol, circondata da casette in diversi stili spagnoli (un po' come succede ad esempio al Pueblo Espanol di Barcellona), con nessuno in giro, sembrava una specie di villaggio west abbandonato, anzi peggio, perchè era tutto bello nuovo e per questo anche un po' inquietante, come in uno di quegli episodi Ai confini della realtà.

Di sicuro a risollevare la considerazione del parco ci ha pensato l'intramontabile Minigolf, in cui abbiamo dato vita a una partita dalle tinte tragicomiche, in mezzo a bambini che tiravano palline dappertutto, altri che piangevano, altri che litigavano e altri ancora che ci guardavano e ridevano.

Massì.

Non ci sono tanti posti dove puoi fotografare la Sirenetta di Copenaghern con dietro il Tower Bridge:



Comunque, una bella domenica di sport e solidarietà, come si dice.


Ps: davanti alla finta fontana di Trevi, c'era non poca gente che, oltre a farsi dei super selfie con quel c***o di bastoncino allungabile, gettava anche monete vere e si dava un tenero bacetto: ho visto anche dei 2 euro nell'acqua, davvero.

sabato 21 febbraio 2015

Toledo, ida y vuelta

Dalla regìa mi fanno notare che ieri non ho scritto nulla; ok ok, mea culpa, ma è che ieri non è successo nulla di che in confronto alla giornatona di oggi: Toledo!
Per cui metterò ben due foto per fare media con ieri.
Gruppo Vacanze Piemonte: partenza di buona mattina-ma-non-troppo, scegliamo di andare in pullman perchè è più economico e alla fine non è che ci mette tanto di più del treno (40 minuti)...riusciamo pure a prendere i posti in fondo, manco in gita al liceo. Contentissimi.
Insomma, tra una cosa arriviamo a Toledo verso le 11, e riusciamo a prendere al volo la navetta che alla modicissima cifra di 1,40 cocuzze ci lascia nella piazzetta centrale della cittadina, su in alto sulla collina. Decisamente un bun bunin di piazzetta; tempo di colazione in un bar, e ci buttiamo nelle viuzze con un sole splendente e un cielo azzurrissimo (evvai); viuzze piene di negozietti di souvenir
-eh, vabbè cosa pretendi!-
no ma va bene eh, anzi, si vedono le meglio e le peggio cose, dalle spade e armature medievali ai grembiuli da cucina con sopra stampato don chisciotte che gira una tortilla (ma perchè?) (e perchè no?). Una nota di colore la danno le numerosissime turiste giapponesi vestiti con leggins e gonne dai colori fluo e texture leopardate, ce ne sono in ogni dove; ma anche no.
Comunque le vie di Toledo sono bellissime, lastricate di pietra o mattoni, circondate da palazzi vecchissimi o ben restaurati: ecco un primo scatto con la torre della cattedrale sullo sfondo.


Tra le cose che da visitare, sicuramente c'è appunto la cattedrale: a dir poco bellissima, e merita da sola il viaggio a Toledo.
Le cose da vedere sono tante, e tante sono pure gratuite, come le sinagoghe o il museo del Greco (mica male!)...ma preferiamo perderci nelle stradine e girare la città in lungo e in largo, dalla cima dei punti panoramici ai ponti sul fiume in basso.
Tra le cose curiose: il distributore della coca-cola in una chiesa (non ne avevo mai visto uno prima, mah), e lo strano (ma non troppo) connubio nei negozi tra il rinomato acciaio e le spade di Toledo con tutto il merchandising del Signore degli Anelli (spade, pugnali, scudi ecc).

Con sto Don Chisciotte dappertutto, mi è venuta voglia di leggerlo; lo metterò nella To do list, come troppe altre cose.
Vabbè comunque Toledo promossa, dai.

Foto dalla cima di una torre della chiesa di....boh non ricordo il nome ora, comunque un bel ventaccio lì sopra, ma ne vale la pena:


La ciliegina sulla torta è che oggi era tutto bello e sembrava domenica, e invece domenica è pure domani.

Tornando indietro al tramonto con un cielo bellissimo e i lampioni che si accendevano per le strade, cantatevi questa in testa e non vedrete l'ora di ritornarci.



giovedì 19 febbraio 2015

GNAC!

Il mignolo del piede contro la scrivania,
il biscotto inzuppato che ti casca nella tazza scatenando uno tsunami di latte su di te,
il tuo coinquilino che cucina roba fritta dopo mezzanotte,
il tuo coinquilino che si alza più volte nel cuore della notte dopo la roba fritta di poco prima,
il bus che lo vedi passare quando sei ancora dall'altra parte della strada e ti fa ciao-ciao,

queste sono sciocchezzuole delle ultime ore, anzi, se uno ci pensa magari ci ride pure su dopo;
il vero problema di oggi è la tizia dello studio che ti dice cosa devi fare
TOCCANDO LO SCHERMO DEL TUO PC.
Cioè capito? lo sanno anche i muri che non è proprio il massimo schiacciare il tuo bel ditino sullo schermo di un laptop.
Che poi si limitasse a toccarlo; ogni tanto ci pianta delle sberle col dito mossa dall'entusiasmo di indicarmi in tempo una cosa che devo assolutamente vedere entro un millesimo di secondo o niente.
SBAM! a volte piega persino un po' lo schermo indietro, non esagero.
Ho l'impressione che prenda pure la rincorsa.
E' una cosa che dà veramente sui nervi, specie quando oltre al dito ci ficca dentro quasi l'unghia, agitando tutti i miei bei cristalli liquidi-o-quello-che-sono del monitor attorno al suo dito, avete presente no?

Ecco ecco spostalo un po' più in basso, qui-GNAC!
Prendi questa immagine...questa qui!-SBAM!
No quello mettilo più a destra...qui va bene? no, qui!-SGNEC!

stasera cerco su e-bay qualcosa per elettrificare il monitor del pc, come con i t-rex.
Oppure ci metto davanti un bel lastrone di vetro multistrato da 8mm+8mm.
Di sicuro se vado avanti così ci sarà un buco nero in mezzo al monitor entro martedì prossimo, per cui urge trovare una soluzione.
Più di una volta oggi ho tentato di alzare il gomito (letteralmente, l'alcol non c'entra) impedendo al suo bel ditone di fare breccia dove non deve, mi ha anche guardato un po' storto.

Ultime notizie, bambola: non è uno schermo touch screen.
(e anche se lo fosse, non funziona così)

Per la rubrica "la foto del giorno", oggi non ho trovato niente di meglio di questa, ma non è male; mentre sono sul bus che vado a farmi schiacciare lo schermo del pc da una signora di mezza età, passo su un cavalcavia sopra la M30, un'autostrada o tangenziale che passa praticamente in mezzo alla città. Eccola qui, alle 8 e mezza di mattina:




oggi se non fischiettavo questa non so come avrei fatto...todos juntos!


mercoledì 18 febbraio 2015

Speriamo non entri proprio adesso qualcuno

Prima o poi mi arriva un ceffone, ma proprio uno di quelli.
Tra i comfort dell'appartamento dove sono al momento, vi è anche la donna delle pulizie inclusa il mercoledì-uellallà!
Ebbene signori, per il terzo mercoledì su tre che sono qui, rientro in casa appena la suddetta signora ha lavato il pavimento, lasciando una bella impronta n. 42 in entrata, e trovandomela peraltro davanti; ricordo ancora la prima volta, quando un po' sconsolata mi dice che non fa nulla, che posso entrare ma a patto di starmene chiuso in camera almeno un quarto d'ora, il tempo che si asciughi (sissignora!).
La seconda volta mi guarda come per dire Ecche, ci risiamo...allargando un po' le braccia e guardandomi con lo sguardo che diceva 'Mo' ti arriva', e mi fa cenno di andare veloce in camera- Sì ma stai calma.
Ecco oggi meno male che sono andato a cena dai miei amicici, perchè appena messo piede in casa, casa con pavimento bagnato, pavimento con sopra donna delle pulizie che mi guarda con mocio, donna delle pulizie piuttosto corpulenta peraltro, che mi guarda e mi fa un sorriso alla jacknicholsondishining, beh ho pensato Qui meglio sgommare! (10 punti a chi coglie la colta citazione).

La foto di stasera è una delle rampe a chiocciola dello stadio Bernabeu, fotografata dal basso appena sceso dal bus, poco prima di pestare il pavimento bagnato come ogni mercoledì.




Avviso alla signora delle pulizie: non so il tuo nome, nè di dove sei, nè cosa fai alla sera...ma se per caso stai leggendo questo blog, beh sappi che non lo faccio apposta. Giuro, mi dimentico che il mercoledì ci sei tu; me ne accorgo solo quando entro in bagno ed è tutto pulito, e la differenza dal martedì sera è notevole, sai anche tu che sei un pilastro portante di questo appartamento di zozzoni.
Non guardarmi male il prossimo mercoledì, per me sarà l'ultimo qui, poi vado da un'altra parte a calpestare altri pavimenti baganti, davvero.

Con affetto,
il tuo ceffonituro

ps: ti dedico pure la canzone di stasera, perchè descrive un po' il nostro rapporto.
Anche se per me è tutt'altra cosa.



martedì 17 febbraio 2015

Io e il 120

Per tenere vivo un rapporto, sono fondamentali le piccole cose, dice il saggio.

Proprio quando il rapporto tra me e la rete di trasporto pubblico di Madrid stava per deteriorarsi irrimediabilmente (facendomi fare 50 minuti di metro al mattino e 50 minuti alla sera x tornare da lavoro ogni giorno, vedi il post di ieri ndr.), ecco che spunta un fantastico manifesto-cartellone pubblicitario di un tizio mezzo hipster che indica stupefatto un enorme panino gigante davanti a lui, che sta andando in bicicletta e lo saluta anche come niente fosse.
E' la pubblicità di un paninozzo di burger king, niente di che ma.....ehi, spetta un attimo: sto manifesto è appiccicato a una cosa che sembra quasi...ma sì, è una fermata del bus!
E c'è pure scritto 43-120-150....la cosa si fa intrigante.
Vuoi vedere che il mio coinquilino-santone-profeta che mi aveva predetto "Qui usano tutti la metro, userai solo quella pure tu", facendomi cadere in una sorta di psico-assoggettamento da metro per quasi due settimane, rispondendo a qualsiasi domanda da parte di chiunque con frasi tipo "Prendi la 10 fino a Nuevos Ministerios e da lì due fermate di grigia", oppure "Massì, Scendi a Tribunal e prendi la 1 fino a Atocha, 20 minuti e sei a casa" e così via, alla fine si sbagliava? Vuoi vedere che qua esistono anche i bus?
Mi avvicino, titubante.
Uhm....uhm....43....no......120....momento, momento, momento.....TA-DAAH!
Il cielo si spalanca, le nubi si diradano e io scopro che il 120 fa esattamente il percorso che devo fare io ogni giorno, in linea retta senza cambi, senza scuse.
Salgo sopra come uno che ha vinto un giro omaggio sul Brucomela, poi mi ricordo che alla fine non è che sto andando a bere con gli amici.
Comunque a parte tutto ci metto solo 20 minuti col bus; evvai, sveglia posticipata di una buona mezz'ora domattina.

...e questa, bambini, è la storia di come riconquistai fiducia in un sistema che credevo ormai destinato ad essere vittima di feroci critiche, e come un martedì vuoto e qualunque possa celare risvolti inaspettati, se solo uno riesce a coglierli.

Io e la rete di trasporto pubblico madrilena oggi ci siamo rimessi insieme; non so quanto durerà, ma so quando passerà: ogni 8 minuti.

Oggi non ho fatto foto, ma ne ho fatte molte i giorni scorsi: questo ad esempio è il soffitto tutto bello colorato della cattedrale della Almudena, di fronte a Palazzo Reale.



In onore del tizio mezzo hipster che c'era nel cartello di burger king che mi ha fatto notare la fermata del bus che al mercato mio padre comprò, una canzone che mi piace moltissimo, che racchiude molto in molto poco.


lunedì 16 febbraio 2015

Panic room

Giorno di prigionìa n. 1

Stamattina mi sveglio alle 7, esco mezzo rintronato dalla mia camera e incrocio la mia coinquilina che mi saluta con un "Buenas dias!" velato da un sorriso beffardo, come se sapesse che oggi è il mio primo giorno di lavoro.
Ehi, aspetta un momento: lo sa benissimo! (zanzanzanzan)
Maledetta.

Vabbè insomma esco di casa e ci metto n. 50 minuti di metro cambiando 2 linee (ammazza, ma 'ndo sta sto posto?) e non è finita:
c'è pure un buon quarto d'ora a piedi.
Eh, dai, su , sempre lì a lamentarti.
Ma il tratto a piedi non sarebbe un problema, se non fosse per il fatto che è esattamente a V ; cioè, esco dalla metro e c'è una discesona, seguita da una salitona, entrambe abbastanza lunghe e con un coefficiente di diffocoltà di almeno 2,7.
Questo fa si che arrivi in uffic...ehm, garage già stanco e sudato.
Sì, avete letto bene: garage.
E' un garage di una bella villa riadattato a ufficio, comunque nemmeno troppo male in effetti, se non fosse che FA UN FREDDO BOIA E NON CI SONO FINESTRE.

Panic room.

Avremo tempo a snocciolare aneddoti che caratterizzano i miei due capi (marito e moglie), comunque oggi mi han fatto uscire un po' prima per andare a salutare mia sorella all'aereoporto, specificando che comunque ste due ore le recuperiamo un'altra volta, tranquillo.

Comunque il lavoro in sè non è male, dai.
Poi vi spiego tutto.

In fig. 1 : l'aeroporto di Madrid, mica male come struttura; fa il suo effetto.


Canzone che mi ha dato un po' di carica mentre tornavo dall'aeroporto!
Hasta manana!


domenica 15 febbraio 2015

Porta fortuna, tranquillo

Domani si fa sul serio, ma oggi è stata una domenica taaaanto bella; non solo perchè ho dormito 10 ore (cosa che non succedeva da un pezzo), ma anche perchè è stata una tranquilla domenica a passeggio in centro, roba bucolica insomma.
Massì, un po' di gente, tanto cibo, sole, vento, foto, palazzi belli, tanto camminare, ste cose qui insomma...nulla di speciale, eppure specialissimo.
Tra l'altro siamo usciti per cena in un locale molto carino sulla Gran Via, che non avevo ancora visto di notte con tutte le luci e i palazzi illuminati...davvero uno spettacolo, allego foto.
Locale molto carino, forse più carino ancora un gruppo di inglesi molesti che c'era dentro, vestiti di tutto punto da giuocatori di golf veramente trash, tutti ubriachi e che facevano un bordello senza senso, tanto da essere cacciati fuori più volte dal locale (dovevano finire le birre, quindi tentavano a più riprese di rientrare a finirle, scena molto divertente in effetti!).

Quindi la foto di stasera è uno scorcio, forse il più famoso, della Gran Via, con il palazzo Metropolis in primo piano, tutto bello illuminato e pettinato per la sera:


...e invece per finire la domenica in bellezza, un pezzo che ho sentito nel posto dove siamo andati a cenare poco fa: questa fa sempre domenica!


Ah, ho pure pestato una mmmerda mentre tornavo a casa; speriamo sia di buon auspicio per domani, va.

sabato 14 febbraio 2015

CarnivaLove

Oggi è venuta a trovarmi la mia sorellona e, cosa più importante, mi ha portato una serie di rifornimenti da colazione mica male: tegolini, pan di stelle, cose così oh yeah.
Non vedo l'ora di fare colazione.
Beh comunque giornata piuttosto freschina, con un po' di vento e tante nuvole; ma suvvia, è S.Valentino!
Indi per cui siamo andati a fare un giretto al parco del Retiro, passeggiando per le viuzze sterrate e attraverso le aiuole, per arrivare al palazzo di vetro di cui parlavo qualche post fa.
Proseguendo c'è un laghetto, dove si possono persino noleggiare delle barchette a remi per fare un giretto romantico con la propria bella; beh, non vi dico il caos di remi che c'era oggi vista la giornata da innamorati. Nemmeno una barchetta libera, gente che si pagaiava l'un l'altra per farsi largo nell'acqua, roba che nemmeno in un canale affollato di Venezia si vede. Che ideona fare un giretto romantico in barca oggi!
Invece più tardi c'era la sfilata di carri e maschere per carnevale lì vicino, e siamo andati a vederla ovvio: sfilavano carri ispirati ad alcuni capitolo del Don Chisciotte, molto belli secondo me, ed erano inframezzati da sfilate di gente delle comunità ispanoamericane di Madrid; per cui vedevi carri belli e più o meno raffinati ispirati a episodi di letteraura, e subito dopo un sacco di gente che ballava con costumi tipici peruviani, colombiani eccetera, coloratissimi ma che c'entravano proprio random, però facevano tanto colore e allegria! A parte che c'era un gruppo di ragazzi sudamericani con costumi opinabili tutti uguali che ballavano in sincro e da noi ribattezzati I Power Ranger zarri peruviani.
Non ho fatto in tempo a fotografarli, ma dietro di me a un certo punto son passati quattro ragazzi vestiti a tema Signore degli Anelli, che chiaramente erano cosplayer che avevano passato così tanto tempo a preparare i loro costumi che usarli solo alle fiere del fumetto un po' spiace; comunque tra di loro oltre a Gandalf il Grigio, Gandalf il Bianco e il Re degli Stregoni di Angmar, c'era pure quello vestito da Occhio di Sauron,con tanto di montagna e piedistallo per l'occhio sulla testa, che proprio ha vinto tutto.
Gran finale in Plaza de Cibeles con i fuochi d'artificio sparati dal palazzo del comune, molto molto suggestivo, con tanto di musiche di sottofondo, e ovviamente a chiudere con All you need is love, e sono pure riuscito a beccare il momento del botto a forma di cuore!
Toh, tutto per voi :)


Un mare di gente dopo per le strade, tornando a casa con un po' di pioggerellina canticchiavo questa;
notte!


venerdì 13 febbraio 2015

Billy Rubina

Oggi è venerdì, l'ultimo giorno di pacchia cicci belli, da lunedì si lavora un po' va.
Dai che c'è ancora sabato e domenica!
Dunque dicevo, oggi è stato l'ultimo giorno di corso di spagnolo con la nostra carinissima insegnante Sara, che ci ha pure offerto la merenda; sento già quasi la prima lacrimuccia che scende, ci mancheranno queste giornate di corso tutti insieme, soprattutto se confrontate con quello che ci aspetta, che avremo tempo e modo di snocciolare ampiamente per i prossimi due mesi e mezzo.

Ah tra l'altro oggi sono andato a parlare con i miei futuri datori di lavoro, e sono poi arrivato in ritardissimo al corso perchè la tizia non la finiva più di parlare spagnolo velocissimo.
Ora: quando erò all'università, c'erano tanti ragazzi stranieri, di cui molti cinesi. Quando tentavo di parlare con loro sfoderando il mio miglior inglese, loro annuivano sempre, io li guardavo e continuavo a spiegargli le cose gesticolando e parlando lentamente, anche se in fondo sapevo che non stavano a capì 'na cippa; ecco, io oggi con la mia futura capa che mi mangerà vivo ogni giorno ho fatto esattamente così. Annuivo capendo una parola sì e dieci no.
So per certo che sono bravissimo a capire quando annuire, è come nelle barzellette che tutti sanno più o meno quando si ride.
Santo protettore degli stagisti all'estero, prega per me.

La foto di oggi in realtà l'ho fatta ieri, ed è il pezzo del monumento a Cervantes con la statua di Don Chisciotte e Sancho Panza, molto bella!


Invece la canzone che metto oggi è troppo divertente e ci fa venire una voglia matta di ballare a tutti quanti.
Ce l'ha fatta sentire la profia come ultimo esercizio per capire le parole, e solo dopo un po' ho capito che il titolo è Bilirrubina (sostanza contenuta nella bile che bla bla bla....), infatti dopo un po' che parlavamo di questo pezzo sono uscito con la seguente frase : "Ok il cantante è questo Billy Rubina, che tra l'altro non ho mai sentito, ma la canzone come ha detto che si intitola scusi?"
..scatenando l'ilarità generale e, se fossimo stati in una sit-com, un bel po' di risate finte.

 Smettetela di ridere anche voi e muovete sti fianchi!


giovedì 12 febbraio 2015

Specchio riflesso

Mi vergogno quasi a dirlo, ma oggi avevo lezione alla mattina, ad un'ora decisamente accettabile, nove emmezza, e ho fatto una fatica ma una fatica a svegliarmi presto (presto vuol dire 8) che sono stato mezzo addormentato tutto il giorno. Ehy, sai che non abbiamo notato nessuna differenza? Vabbè dai sono sotto antibiotico, ste cose un po' ti buttano giù...no? eh?
Se, contane un'altra.
Beh comunque oggi finalmente si stava bene in giro, non faceva freddo come gli altri giorni e non tirava vento, era una bellissima giornata ideale per camminare in centro e perdersi in un negozio di vaccate tipo tiger, ma con un altro nome, ah sì dalla regia mi dicono Hale hop; non ho detto a caso la parola vaccate, poichè c'è un'enorme mucca fuori dalla porta con tanto di occhialoni da sole rosa  che attente i polli come me.

Per darmi un tono dopo questo siparietto nordic-pop, sono andato verso il palazzo reale, alla fine di calle Mayor, per passare da piazza di Spagna a vedere il monumento a Cervantes e Don Chisciotte, molto grande e bello; proseguendo arrivo su una specie di punto panoramico con un tempio egizio: lì per lì ho pensato che fosse il coso degli egizi di Gardaland, poi la mia ignoranza cosmica è stata colmata da una mia amica che mi ha spiegato che è davvero un tempio egizio, il tempio di Debod donato alla Spagna in seguito all'aiuto durante la costruzione della diga di Assuan; Oh, c'è da ringraziare la spagna per l'aiuto, che gli facciamo? un bigliettino? Aggiungici un tempio, va. Aiutami a fare il pacchetto.
Comunque è carino, c'è anche un laghetto attorno e dietro tutta la vista sulla periferia madrilena e si vede il palazzo reale sulla sinistra, e davanti il sole che tramonta.


Ho sentito poi passando davanti a un negozio questa canzone, e ho pensato che ci stesse proprio bene in quel momento, tramonto, gente che torna a casa, fari delle macchine sfocati, quella specie di malinconia lì.

...
....
Ok, la foto è capovolta; era per fare vedere com'era limpido e specchiante il laghetto intorno al tempio...che burla, eh?

mercoledì 11 febbraio 2015

Quattroesettantacinque

Una cosa che proprio no me gusta delle grandi città è quell'onnipresente odore di fast-food per le strade, specialmente in centro.
Ultime notizie: non fa venire fame.
Oh,parla per te.
Ok a me non fa venire fame anzi. Figurarsi se ho appena mangiato.
Comunque, oggi prima di andare a lezione ho fatto un giro in centro, in vie e viuzze centrali dove non ero ancora stato, e tra l'altro bellissime; e ho realizzato una cosa tipo che conosciamo solo l'un percento dell'universo, però riferita a Madrid, e mi è venuto un sorrisone così.
Ci sono stradine e scorci davvero bellissimissimi, anche perchè ci sono diverse stradine anche in discesa o salita che incrociandosi formano una trama interessantissima anche solo per passeggiare distrattamente.
Ah, mega preso bene quando sono passato davanti a una fumetteria che si chiama Ozymandias (grande!), con tanto di sottotitolo "literatura, comics y otros misterios".

Va beh comunque oggi pomeriggio ho trovato un negozio che vendeva prodotti italiani, tra cui molti biscotti mulino bianco; ora, se non fossi un gran consumatore di latte e biscotti non l'avrei fatto, ma se ci aggiungete che non ho ancora trovato dei biscotti spagnuoli buoni da pucciare nel latte, che non siano stradolcissimi-che-non-ne-riesci-a-mangiare-più-di-due-senza-bere-un-bicchiere-d'acqua,
capirete già un po'di più perchè mi sono fiondato a prendermi un pacco di Campagnole.

QUATTROESETTANTACINQUE.

Centellinerò ogni singolo biscotto.

La foto di oggi è uno scorcio di quello che ho denominato "il quartiere spagnolo", rendendomi conto solo dopo della cretinata che ho detto.
Beh, mi sembrava uno scorcio carino comunque.


In onore dei miei biscottoni inzupposi, come direbbe il mio mugnaio preferito, stasera ci cantiamo questa, che nel titolo include la mia folle spesa di oggi.
Che bella però che è sempre sta canzone!

Quattro e settantacinque.


martedì 10 febbraio 2015

Milkshake strawberry cheesecake

Stasera sono andato con alcuni amici in zona Lavapiès, il quartiere multietnico che corrisponde un po' a san salvario, pieno di localini piccini trasandati il giusto da essere chic. E' stata solo una toccata e fuga veloce, ovvio che la zona meriti un po' più di attenzione, ci tornerò.
Un bicchiere di vino con un panino dopo, torno a casa con ancora un po' di fame; zero voglia di cucinare (che vuol dire scaldare cose o mettere cose tra fette di altre cose), e davanti a casa mia c'è
un locale tipo anni 50 che è troppo carino, tutto bello pettinato con neon, colori pastello, divanetti di pelle colorata e juke box, ci sono persino due cameriere con i capelli cotonati, però non hanno i pattini a rotelle.
Un filino finto, un filino fuffo, un filino eccessivo, ma che diavolo, ho fame.
Ovviamente c'è un disco di Elvis che va appena entro, massì dai non fare tanto lo snob che alla fine ti piace.
Ehi genio, è una catena se non lo sai, ce ne sono anche in altre città, forse pure in italia: oh va bè, per me è la prima volta.
Posso mica farmi mancare un enorme milkshake al gusto strawberry cheesecake?miseriaccia, non sono nemmeno riuscito a finirlo;
mi sembrava di essere a metà tra Vincent Vega in quella scena di pulp fiction, e uno dei personaggi di quel quadro di Hopper, i Nottambuli (sono andato a vedere il titolo eh, tranquilli); non eravamo in tanti là dentro, e tutte quelle cose colorate, i sorrisoni delle cameriere e i pezzi cromati di auto e moto che decorano il locale denunciano in effetti quello che sono, cioè finti.
Ma ti è piaciuto o no? Mah. Di sicuro con amici è più divertente immagino, rifletti di meno e te lo godi di più.
Ehi genio, sti posti sono fatti apposta per andarci in tanti. Ok, ok.
Comunque il posto è codesto:


tutti insieme: sunday, monday, happy days!

No, invece per quanto riguarda il pezzo da canticchiare mentre andiamo a lavarci i denti è molto bello, e mi è venuto in mente pensando al traffico che vedevo oggi in metro e fuori al semaforo, però lo pensavo tipo velocizzato, con la voce di Billy Corgan che cantava in sottofondo, anche perchè ho visto uno che ci somigliava parecchio.
1979


lunedì 9 febbraio 2015

Come tante verdure bollite

Giornata un po' gnecca oggi, ma con la morale (alla fine).
No niente visto che tengo un pochito di raffreddore, oggi me ne sono stato in casa un po' a studicchiare spagnolo, un po' a vedere un film (Donnie Darko, sempre molto figo), e poi sono uscito per andare a lezione.
Nel breve tratto tra casa mia e l'aula di lezione, se ne vedono di persone.
Bimbi, nonni, i grandi che vanno a lavorare e quelli che tornano da scuola,
quelli che suonano in metro, quelli che giocano al cellulare, quelli che si baciano,
quelli che ridono e c'era anche una che piangeva in metro;
le ragazze con la minigonna, una suora, i miei compagni,
la ragazza che ride nella pubblicità del dentifricio sul manifesto,
Miguel Bosè con in capelli lunghi che faceva un concerto a giugno e che c'è ancora il cartellone vicino alla fermata della metro, il tizio messicano (secondo me) della lavanderia,
la ragazza della panetteria dove vado a fare colazione,
ed è solo una parte della gente che ho visto oggi, come io una di quelli che hanno visto loro.
E allora mi è venuta in mente una cosa che aveva detto un tizio che mi ha servito cappuccini per qualche anno, e non so nemmeno come si chiami.

Retrolampo.

A Torino stavo in un vecchio palazzo, e al piano terra c'è un bar.
Prima di andare in facoltà, tante mattine passavo di lì a fare colazione. Quella mattina avevo un sorrisone così, perchè era stata una notte indimenticabile; di quelle che ti ricordi per sempre, e c'era uno al bar che doveva aver pianto per tutta la notte, dagli occhi rossi e lucidi che aveva.
Lui paga, si alza e se ne va; appena uscito, il barista mi fa
Quante cose che si vedono qui. Tu oggi sorridi, lui piangeva. Il mondo è un'enorme insalata russa, e noi siamo come verdure bollite tutte diverse, e la vita è la maionese che ci lega tutti insieme.
C'è di che riflettere.
Non so se l'aveva inventata lui sul momento o l'aveva presa da qualche libro di fabio volo, per me rimane sua comunque.

Roba spessa stasera, comunque la foto di stasera ci insegna a disegnare in prospettiva con un punto di fuga, capito bambini? è la mia fermata della metro, mentre torno a casa poco fa.


Per chiudere il discorso dell'insalata russa, ricordando quella mattina al bar, e anche perchè ho visto donnie darko, la canzone di stasera può essere una sola, perchè ci lega tutti come la maionese.



domenica 8 febbraio 2015

Domenica pacifica

Oggi è ufficialmente passata una settimana dal mio arrivo qui a Madrid, e mi sembra sia volata; però pensandoci sono successe un sacco di cose.
Ah, oggi è domenica!
Dopo il concerto di ieri sera beh, mattinata molto pigra con brunch delle undiciemmezza, e mal di gola tremendo. Sono vecchiiiissimo, ieri sera ho solo cantato e saltellato un po' più del solito e mi vengono sintomi influenzali. Vabbè ma allora puoi startene tranquillo dove sei e farti una tisanina alla sera, evita và.
Comunque oggi davvero una domenica pacifica, giornata stupenda con sole e cielo azzurrissimo, un po' meno freddo del solito e gente al parco, bambini che corrono, cose così insomma..
oggi pomeriggio siamo andati a fare un giretto in centro, da Plaza del Sol alla stazione di Atocha; ci siamo imbattuti in un gruppo di ragazzi che ballavano break dance in piazza e facevano acrobazie che io solo a pensarci cado davvero, poi ho visto un palloncino volare in cielo e ho pensato ad Up, poi siamo andati al museo Reina Sofia, che alla domenica è aggratis oh yeah.
Il museo Reina Sofia ospita collezioni di arte moderna, e il suo pezzo forte è Guernica: impressionante, niente da dire; ci sono poi molti quadri di Picasso, Mirò e Dalì, alcuni molto belli senz'altro: purtroppo però non ho le competenze per capirle o interpretarle, e tolte le opere più famose, per il resto non è che mi abbia entusiasmato molto.
Eh oh, mea culpa.
Comunque l'edificio in sè mi è sembrato molto bello; il cortile d'ingresso ha una statua di Lichtenstein, che tra l'altro è pure la foto di oggi:


Ah tornando al discorso della domenica bucolica, oggi fischiettavo questa tornando a casa al calar delle tenebre, oggi ci sta proprio.


sabato 7 febbraio 2015

Oh ma l'han già fatta bella ciao?

Oggi mi sono svegliato tardissimo, non succedeva da mo'; effettivamente ieri sera ero parecchio stanchino, più di cosa pensassi.
Beh non vi preoccupate, a svegliarmi ben bene ci ha pensato una bella e bronchificante doccia gelata (non metaforica), dal momento che tutti gli altri miei coinquilini si erano già lavati e docciati prima e non avevamo più acqua calda.
Senti ciccio, la prossima volta fai meno il pigrone nel letto e non rompi le palle.
OK.
Cooomunque oggi sono entrato in uno di quei negozi discreti di souvenir, e mi son preso una belliccima bandiera spagnola grande da appendere nella mia cameretta e fare il teenager come si deve. Poi la faccio firmare ai miei compagni di avventura qui a madrid, e saremo amici per sempre!
Bello, bello, ci piace.
Invece stasera sono andato a sentire un concerto bellissimo, di uno dei miei gruppi preferiti di sempre, che ha segnato la mia adolescenza, ovvero i Modena City Ramblers; a parte che quando l'altro giorno ho visto per caso il manifesto del concerto qui in una via del centro mi son messo a saltellare come un imbecille, beh, è comunque abbastanza una casualità strana e fortuita per me, insomma non ci sono abituato,
E niente, allora siamo andati (sarebbe meglio dire che ho trascinato tutti i miei companeros) a sentirli; beh, nonostante sia andato a molti dei loro concerti in italia, stasera secondo me hanno davvero suonato benissimo, mi sono divertito tanto tanto e ho cantato e ballato tutta la sera, mal di gola adesso.
Insomma andava tutto benissimo fino a quando a metà serata un tamarretto con la camicia bianca mezza aperta mi arriva vicino e mi fa Oh ma l'han già fatta bella ciao? Va bene.
Ah, pieno così di italiani là dentro comunque.
E quindi stasera vi tocca questa foto, perchè sì. Proprio un bel concerto, bravi.


Scommetto che vi aspettate una loro canzone stasera eh?eeennno!alla fine per il bis han fatto questa cover dei Pogues, che tra l'altro è pure una delle mie preferite, e l'han fatta pure bene.
Ma erano qui per me o cosa?


Tranquillo, bella ciao la fanno alla fine.

venerdì 6 febbraio 2015

Già venerdì??

No ma davvero è già venerdì??
Ho realizzato che fosse passata già quasi una settimana qui a Madrid quando verso le 3 di pomeriggio il palazzo dove stiamo facendo il corso di lingua si è improvvisamente svuotato ma proprio che non c'era più nessuno, luci spente, corridoi bui e allarmi inseriti.
Eh già, qui la maggior parte degli uffici e attività chiudono già il venerdì pomeriggio per il finde (abbreviazione di fin de semana, weekend) ci spiega la nostra profia, però noi tenemos lezione fino alle 20, evvai!
Sarà che un po' eravamo stanchi da questa settimana piena di novità e sistemazioni, sarà perchè sentivamo i bambini fuori che correvano felici e le risate della gente sempre fuori dalla finestra...ma sto pomeriggio non passava più.
Alla fine siamo usciti abbastanza devastati dai vari congiuntivi e imperativi ( ma scusa, ti metti a fare esercizi su congiuntivi, che nemmeno li sappiamo fare in italiano, il venerdì pomeriggio?puoi?), e avevamo appuntamento per bere una cana de cerveza con degli amici; siamo andati in zona Cuatro Caminos, che mi è sembrata molto bella, palazzi moderni, grandi strade e rotonde e molti locali (cioè non è il centro storico, ecco).
I ragazzi erano un po' madrileni e un po' galiziani, ma studiano tutti qui; locale carino e pieno di gente (ok, è venerdì), un rumore della madonna che dovevamo alzare la voce di molto, per non dire gridare, da una parte all'altra del tavolo.
Oggi pomeriggio invece sono passato nei pressi della stazione ferroviaria di Atocha, lo snodo a sud di Madrid da dove partono i treni per Valencia per esempio: oggi metto la foto di questa stazione, secondo me molto bella . A tratti razionalista (l'orologio), a tratti liberty (il grande atrio centrale in metallo e vetro), ospita all'interno una specie di giardino botanico coperto, pieno di piante anche tropicali...ah, è grandina eh!


Per quanto riguarda il canticchiamento di oggi, nel locale dove eravamo poco fa ho sentito un po' di jazz, e questa la conosciamo tutti, impossibile non fischiettarla tornando a casuccia!


giovedì 5 febbraio 2015

Y colorin colorado, este cuento se ha acabado.

Aaah, oggi finalmente ho fatto un po' il turista!
Da domenica che sono qui e non ero ancora andato in centro, i miei coinquilini cominciavano a guardarmi storto pensando che stessi tramando qualcosa...dunque ho approfittato della mezza giornata libera per fare e vedere velocemente alcune cosette tra cui

- mangiare il famoso e celebre Bocadillo de Calamares di Madrid, ovvero un panino con dentro i calamari fritti, sì sì quelli del fritto misto: a parte che non capisco come fa a essere tipico qui (perchè, allora la bagna cauda? e il baccalà alla vicentina); ok vabbè ci sarà una storia dietro che andrò ad approfondire, ma comunque non mi è sembrato nulla di speciale onestamente. Buono, ok, ma è una baguette tagliata in metà con dentro anelli di calamari fritti in pastella. Bom. Il pane non è particolare, i calamari son calamari, la pastella non ha chissà che ricetta, non è poi che ci mettono salse speciali o altro, anzi nulla di nulla: pane e calamari. Boh.

- fare un giretto al Parco del Retiro, un grande parco che c'è di fianco al Prado, molto bello e che in primavera deve essere fenomenale penso; a parte che tirava un vento gelido (lo so, lo scrivo sempre ma è così, a madrid c'è sempre vento freddissimo per ora!), comunque due cose degne di nota: c'è un laghetto abbastanza grande in centro, dove si possono anche affittare delle barchette a remi e farci un romantico giro con la propria bella, e poi in mezzo agli alberi a un certo punto spunta il Palacio de Cristal, che secondo me è davvero bellissimo; è come il Crystal Palace di Londra, più piccolo ok, però il concetto è quello...metallo verniciato di bianco e vetro, con inclusioni di piastrelle e ceramiche tipiche, boh a me manda fuori. In più a esaltare questa costruzione vi è il fatto che dentro è completamente vuoto, a parte un'installazione contemporanea che ogni tanto cambia.

- capatina veloce in Plaza del Sol, il centro centro centro di Madrid, popolato da tantissimi tizi in costume che si fanno fare le foto con i turisti; attraversando la piazza che continuare verso l'Opera ho incontrato : Predator, Edward mani di forbice, Jack Sparrow, Minnie, Kermit la rana, Speedy Gonzales, un tizio che stava in posa con una motocicletta, Don Chisciotte e L'Enigmista di Batman (grande!)

- puntatina veloce in Plaza Mayor, vuoi non passare di lì? solo che mannaggia stanno ristrutturando le facciate dei palazzi più belli quindi ci tornaremo, sperando che finiscano prima che me ne vada.

La foto di oggi avrete capito che è il Palacio di Cristal visto da dentro, che mi piace tant-OK, abbiamo capito!



Ah e poi una cosa che mi ha fatto riderissimo: stamattina a lezione la profia ci ha fatto leggere un riadattamento di Capucerita Roja, da me rinominato Pulp Capucerita: riporto le due frasi finali della storia.
"Entonces Capucerita sacò un revolver calibre 7,65 que tenìa en elfondo de la cesta, disparò tres veces y matò el lobo. Y la moraleja del cuento: las ninas de hoy ya no son como eran antes. Y colorin colorado, este cuento se ha acabado".

Canzone hou hou ho per un pomeriggio molto yeah yeah!


mercoledì 4 febbraio 2015

Lost in Corte Inglés

Stamattina volevo andare a prendermi un paio di scarpe comode per camminare, e visto che c'era la mattina libera sono andato a fare un giro a Narn.....no cioè alla Corte Inglés.
A parte che tipo ce ne sono in ogni dove di sti centri commerciali enormi disseminati a Madrid, comunque sono andato in quello che c'è vicino alla camera di commercio italiana, perchè sono un bimbo previdente: se infatti mi fossi perso, avrei avuto tutto il tempo per cercare di uscire e non arrivare in ritardo al pomeriggio, visto che comunque sarei stato già nei paraggi.

E così è stato: fuori sembra già grosso, dentro si moltiplica.
Se non sapete cosa fare nella vita, mettetevi a fare scale mobili: se per caso vinceste l'appalto per rifornire uno di sti centri commerciali, sarete a posto per tutta la vita. Sicuro.
Escher, ma con le scale mobili.
No dai comunque tutto molto bello, le scarpe le ho prese e sono COMODISSIME.
Mi sento pronto per fare il cammino di santiago con queste!

Stasera tornando a casa in metro era pieno di gente, ma proprio pieno; mi sono subito insospettito, anche perchè il mio acuto spirito di osservazione mi ha fatto notare che avevano tutti una sciarpa rossa e bianca, e sono scesi tutti dove sono sceso io, alla fermata dello stadio....uhm uhm...mi avvicino a un tizio e sprezzante chiedo Perdone, hay un match de futbol esta noche? Claro, real madrid-siviglia!
Meglio andare a cena dai miei amici va...beh niente di più classico (e bello) di una cena normale con amici, tra fare la spesa, cucinare, bere, musica e cazzate, tantissime.
Ma che c'è di meglio di una cosa così, se aggiungi che sei all'ottavo piano in mezzo a madrid e che hai la lampada dell'ikea comprata ieri in mezzo alla tavola che sembra un fantasma?
Non cliccate sulla foto, che poi si ingrandisce e si vede che è sfocata. Oh, ma fa tanto atmosfera.


Torno a casa verso mezzanotte, strade abbastanza deserte, partita finita, vento freddo e cielo limpido;
ah, luna piena.
Speriamo che i miei coinquilini non abbiano già chiuso la porta di casa.




martedì 3 febbraio 2015

Missione Savanas

Ieri sera una mia amica mi scrive un semplice messaggio: domattina missione savanas!
..che non vuol dire andare a fare un safari come ho pensato subito io (ovviamente), ma una cosa molto molto più avventurosa, di quattro semplici lettere: I K E A.
Ebbene sì, dal momento che mi sono portato dietro le lenzuola singole e mi sono trovato in camera un materasso matrimoniale, fa un po triste dormire su un lenzuolo con gli angoli solo per metà letto, anche perchè gli angoli di notte prendono vita e si attorcigliano su di me, facendomi ritrovare al mattino avvolto in un bozzolo di morbidezza un poquito fastidioso.
Vabè insomma: andiamo a comprare ste lenzuola matrimoniali da noveenovantanove va!
Bene, io sto più o meno dalle parti dello stadio Santiago Bernabeu, l'ikea invece è un po' fuori Madrid a sud...48 minuti di metro e arriviamo in questa periferia desolata e deserta dove ogni tanto si stagliano in cielo enormi grattacieli di appartamenti, a ridosso dell'autostrada.

Grazie, tutte le periferie delle grandi città sono più o meno così!

Si ok, allora era per dire che anche questa è così.
Cooomunque io non sono proverbialmente troppo sveglio, si sa, e all'ikea mi perdo, come quasi tutti, in cazzate. Poi per capire le lenzuola sotto, quelle sopra, cuscini e non cuscini, federe ecc, ci ho messo il mio tempo....ma sarete felici di sapere che alla fine abbiamo fatto tutto, e ho delle fantasticissime lenzuola nuove, azzeccando le misure del materasso e il resto.
Ah, poi ho scoperto che Mediaworld qui si chiama Mediamarkt! Son cose.

Tornando indietro siamo passati da Plaza de Castilla, dove ci sono quei due grattacieli inclinati che volevo vedere...beh da vicino sono abbastanza impressionanti specie se li guardi da sotto la parte inclinata con le nuvole che scorrono veloci intorno, per cui vi metto una foto di una di queste due torri oggi.


Mentre eravamo in metro, sono saliti due ragazzi che hanno cominciato a suonare con due chitarre una canzone, che mi è rimasta in testa tutto il giorno.
Loro erano bravissimi, vorrei linkarli qui!

Hola mi amor!


lunedì 2 febbraio 2015

Hand Shadows

Dopo il difficile e umido momento di ieri notte, sono sicuramente salito al livello pro nella skill "mocio".
Penso che lo metterò sul curriculum.
Vabèvabè ad ogni modo oggi avevo un compito muy muy complicato: fare la sim spagnola.

EEE, vabbè, e che ci vuole?
Per me ci vuole, ok?non è che ci capisco molto tra offerte, giga, roaming ecc..e confrontare le offerte di varie compagnie su una panchina sferzato da un vento gelido complicava ulteriormente le cose...d'altra parte ero proprio sulla Gran Via, con una vista per me molto bella, che mi distraeva ulteriormente (vedi foto allegata).

Ah ecco poi ho comprato un librettino bellissimo!sono passato in una traversa della gran via e c'era un negozietto microbico di libri usati, e naturalmente sono subito stato attratto da quello decisamente più inutile immagino...
Diccelo, dai, siamo divorati dalla curiosità!!
ok ma tenetevi forte...
un libro per imparare a fare le ombre cinesi!!

..

...

....

...ehm, pubblico difficile questa sera...

beh comunque ha una bella copertina...un po' liberty... vabbè è costato poco ok?
E poi è tutta roba che fa curriculum...cioè io uno che sa fare una tartaruga e Shakespeare (giuro, c'è) con le ombre cinesi io lo assumerei subito.
Quindi via a comprare una lampadina per la mia lampada sulla scrivania per imparare subito!
No perchè ho una lampada sulla scrivania senza lampadina; devo smezzarla col lampadario, davvero.

Poi si è messo a tirare vento vento vento e pioggia pioggia pioggia.
Come dicevo, oggi vi metto uno scorcio della Gran Via, chiusa tra palazzi altissimi e bellissimi.


Tornando a casa questa sera, con le strade bagnate e lucide, cantavo una delle mie canzoni preferite ma proprio di sempre,
tipo che metterei nella top 10, che mi viene sempre in mente nelle serate fredde e piovigginose.

A domani ;)

domenica 1 febbraio 2015

1 febbraio - h. 23:55

Tubo del cesso si rompe.

Acqua allaga bagno.

Acqua esce dal bagno.

Pavimento è in lieve pendenza.

Pendenza verso camera mia.

Bienvenidos.

1 febbraio

Ok,ci siamo.

A Madrid, intendo.

Primo giorno; sono arrivato stamattina, partendo da Orio al Serio all'ora beata...e da casa all'ora beatissima -.-
Come nei migliori film, naturalmente non ho sentito la sveglia puntata alle 2 del mattino...una buona mezz'ora dopo mi sono svegliato di soprassalto preso malissimo e facendo tutto di corsa, oh yeah!
Vabbè comunque alla fine ce l'ho fatta a fare tutto....
check in, volo e atterraggio: è domenica mattina, a Madrid splende un sole bellissimo, con un cielo azzurrizzimo, è tutto issimo...infatti fa anche freddissimo, e tira un vento gelidissimo.

Ma suvvia!
Ad ogni modo mi accompagnano all'appartamento, condiviso con altri ragazzi....essendo domenica mattina, dormono tutti della grossa, cerco di fare il meno rumore possibile...ma mi sa che mi odiano già tutti; ad ogni modo siamo in ben sei ragazzi a condividere questo appartamento; quattro ragazzi e due ragazze, tutti spagnoli a parte il sottoscritto.
Giornata comunque non entusiasmante, vuoi perchè stanco della combo sveglia alle 2 + volo + girare con le valigie e zaini in spalla, vuoi perchè comunque ho passato il pomeriggio tra cunicoli e stazioni della metro per fare l'abbonamento ai mezzi pubblici (musica di trionfo)!

Comunque, impressione generale molto positiva, sarà che sto carico a pallettoni!

Tra una cosa e l'altra, oggi non ho fatto molte foto qui in giro degne di nota, per cui vi tocca una provincialissima foto di cielo azzurro dal finestrino
dell'aereo...(ricordate il Dr. cox e sua nonna che faceva puzzle da mille pezzi di cieli azzurri? se sì, bravi)




comunque a me piace :)

e mi piace ancora di più abbinata alla carica che mi dava la canzone di oggi mentre guardavo il cielo...e andiamo!

Go!